Un affascinante nemico by Vivienne Lorret

Un affascinante nemico by Vivienne Lorret

autore:Vivienne Lorret [Lorret, Vivienne]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa, Romantico, Storia, Generica
ISBN: 9788830507807
Google: Te-9DwAAQBAJ
editore: HarperCollins
pubblicato: 2019-11-18T23:00:00+00:00


Per un'ora fuori dalla chiesa, Reed ricevette pacche sulla spalla, strette di mano e battute sul suo avanzamento in Società. Gli arrivarono anche battute da chi si chiedeva se Sterling's non sarebbe diventato una sala da tè.

Al fianco del Visconte Eggleston mantenne la propria espressione neutrale. Non avrebbe mai rivelato che le prese in giro sui suoi umili natali lo infastidivano o che si stava chiedendo se Ainsley sentisse che stava sposando qualcuno di rango inferiore.

Con coloro che avevano scherzato sul destino di Sterling's, aveva lasciato che la forza della sua stretta di mano fosse di per sé una risposta.

In ogni caso, quando finalmente arrivarono a casa del visconte, il suo umore era insofferente. Voleva redigere il contratto, quindi andare a scaricare un po' di aggressività allenandosi con Pickerington. Ma non sarebbe successo.

Reed era appena arrivato nello studio di Eggleston che furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta.

Ainsley guardò all'interno della stanza senza rivolgergli lo sguardo, le labbra strette in un'espressione cocciuta che ormai conosceva bene. Capì all'istante di non essere l'unico ad aver subito la reazione dei fedeli.

«Zio, posso parlare con Mr. Sterling in privato? Se non vi dispiace attendere in corridoio, lascerò la porta aperta. Non ci vorrà molto.»

Eggleston si alzò. «Se sei sicura.»

«Sì.»

Non appena furono soli, Ainsley si girò verso Reed e incrociò le braccia al petto, gli occhi carichi di sdegno. «Il nostro finto fidanzamento è rotto. Preferisco essere etichettata come una ragazza capricciosa e... una sgualdrina, piuttosto che avere il mio nome legato al vostro.»

Reed era stato uno sciocco a pensare che gli insulti sarebbero terminati in fondo agli scalini della chiesa.

Alzandosi, emise una risata amara. «E così preferireste affrontare la rovina, piuttosto che infangare il vostro nome con un uomo comune. Non posso dire di essere sorpreso.»

«Non sposerei mai un uomo che vuole trarre profitto dalla mia sfortuna. Avete mentito riguardo alle vostre motivazioni e posso solo chiedermi quanto ci metterete a mentirmi ancora.»

E così adesso era anche un bugiardo? «Da quello che ricordo, la mia unica intenzione era di evitare che il vostro nome venisse gettato nelle fogne.»

«Belle parole, ma conosco la verità. So tutto riguardo alle scommesse e all'incontro che intendete organizzare contro Mr. Mitchum. Ora capisco che non siete stato altro che un camaleonte l'altra sera quando avete salvato il mio onore.» Sbuffò.

Reed si irrigidì. «Non so cosa abbiate sentito, ma...»

«No. Mi rifiuto di ascoltare un'altra parola.» Ainsley si diresse alla porta e gli indicò di andarsene. «Ho avuto a che fare con tipi come voi da bastarmi per tre vite. Non ho bisogno di bugiardi ammaliatori che mostrano un lato di sé al mondo e uno diverso in privato. Il cui umore si trasforma all'improvviso da bendisposto a furioso...» Le si spezzò la voce.

Reed capì subito che non si trattava più di lui e, avvicinandosi, non fu sdegno o rabbia che le lesse negli occhi, ma qualcosa di vulnerabile. Fragile.

«Un uomo ha alzato le mani su di voi, altezza?» le domandò, sentendo il bisogno di sapere.

Lei gli lanciò un'occhiata d'ammonimento.



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